venerdì 3 maggio 2013

Tutto intorno trema

Credo fosse la settimana scorsa.
Mi è capitato di vedere un servizio de Le Iene sulle costruzioni post terremoto realizzate a L'Aquila.
Per farla breve: sono stati utilizzati a dir poco scadenti con rischi enormi per gli abitanti e infatti molte case sono state fatte sgomberare per evitare ulteriori tragedie.
Facciamo così: evitiamo di parlare per l'ennesima volta di conflitto d'interessi, di falso in bilancio, del più volte paventato "odore di mafia", di giudici corrotti, tangenti, acquisizioni illecite, corruzione di parlamentari, brogli elettorali e ineleggibilità, monopolio "illecito" del sistema mediatico italiano, di prostitute e sesso con minorenni.
Evitiamo tutto questo.
Evitiamolo perché, in un paese normale, anche soltanto una di queste accuse avrebbe obbligato il soggetto imputato a scomparire dalla scena politica e/o culturale per sempre.
Evitiamo discorsi che ormai annoiano, più che rendere sgomenti.
Siamo tutto fuorché un paese civile e democratico: abbiamo votato, abbiamo scelto ma non ci è stato permesso di decidere.
Quindi? Dov'è la libertà?
Appunto; evitiamolo, tutto questo.
Ma una persona che allestisce la sua campagna elettorale speculando sui morti e sulle macerie di città distrutte da uno degli eventi naturali più devastanti che il nostro territorio abbia dovuto affrontare negli ultimi anni...tutto ciò è già deprecabile di per sé. O sbaglio?
Inoltre, se la costruzione è fittizia e permette soltanto un'ulteriore speculazione ai danni di chi ha già perso tutto tranne che la (propria) vita...come lo possiamo definire?
Come può venire in mente, a noi sudditi, di continuare a credere a chi, per mesi, ha millantato new town e una nuova vita per quelle popolazioni lasciando invece vuoto, solitudine, disperazione e macerie?
Perché dimentichiamo?
Perché continuiamo a dare credito a un individuo che ha cercato il consenso dove migliaia di persone hanno trovato dolore?
Il dolore è rimasto. Anzi, è aumentato. E lui è ancora qui.
Lo abbiamo lasciato...ancora qui. Gliel'abbiamo permesso.
E questo va al di là di ogni tangente, di ogni puttana scopata in un ufficio, di mazzette e interessi di vario genere.
Se fosse successo a noi?
Dimenticati come degli stracci sporchi e usati.
O come la spazzatura che ancora infesta le strade di Napoli (e Palermo, Roma e ancora...).
Perché lo sapete che la spazzatura c'è ancora? No? Ma la tv...

Non parlo di destra o sinistra. Non parlo di ideologia e nemmeno di convenienza.
Parlo di dignità.
Perduta, mai avuta o gettata.
Sono sempre più convinto che il peggio debba ancora arrivare. E sono anche curioso di sapere quanti noi siano disposti a farsi "usare" per poi essere messi da parte in nome di qualche secondo di visibilità.
Secondo me ancora troppi.
Troppi per non esser troppo tardi.

http://www.youtube.com/watch?v=gjZE1Rn7Q0k

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