Lo faccio per il semplice fatto che si tratta di 'boutade' il cui chiaro intento è quello di far parlare di sé il più possibile. Tutto qui.
Ed essendo il mondo dei media e dei social bisognoso di continue cose di cui parlare, ogni stronzata abbellita, impacchettata e spacciata per 'dichiarazione ufficiale' diventa la portata principale della giornata.
Il mio ragionamento è molto semplice.
Vuoi che il Signor Barilla, proprietario di una multinazionale che da decenni fattura miliardi in tutto il mondo, non sappia ciò che dice? Una persona di cui raramente si è sentito parlare se non, appunto, per la pasta? Pensate che sia una dichiarazione sbagliata, quella da lui rilasciata, che si sia confuso, che abbia fatto una gaffe?
Non credo proprio.
In un periodo di crisi, dove la gente non spende se non per indebitarsi acquistando Iphone, Ipad e tecnologia varia...quanto è importante la pubblicità?
Buona o cattiva che sia?
La Barilla negli ultimi anni ha passato periodi poco felici, soprattutto quando circolarono le voci di ingredienti geneticamente modificati utilizzati per la produzione dei loro prodotti.
Come attirare l'attenzione su di sé, o meglio, sul proprio prodotto dopo un down commerciale?
Appunto.
E non importa che la gente s'incazzi, perché tanto con una dichiarazione successiva in cui ci si scusa, con un nuovo spot 'ad hoc' e con qualche parodia su YouTube tutto tornerà come prima, anzi...meglio.
Perché nel frattempo il marchio ha fatto il giro del mondo, la gente non ha parlato d'altro, al supermercato le persone avranno fatto caso (magari non acquistato, ma notato maggiormente si) solo alla sua pasta.
Una pubblicità su scala mondiale fatta con...un'intervista? Quindi gratis.
Un genio.
Se poi si considera il bigottismo di certe persone allora il gioco è fatto.
Ikea realizzò, qualche tempo fa, uno spot dove dichiarava che la sua concezione di famiglia prevedeva un concetto più ampio di quello 'classico'.
Perfetto. Gran cosa. Giustissimo. Ma una scelta personale.
Se fossi stato ultra cattolico e conservatore avrei dovuto boicottare Ikea? Avrei dovuto realizzare una campagna mediatica devastante atta a screditare il marchio perché la famiglia è etero e non gay?
Giovanardi.
Lui si che si scandalizzò.
E ho detto tutto.
Sicuramente si può discutere sulla scelta, ma non credo sia giusto andare oltre un giudizio puramente personale. Ognuno, delle sue cose, ne fa ciò che vuole.
Ripeto, può essere giusto o sbagliato, ma la libertà di decidere a chi indirizzare le proprie attenzioni non dev'essere criticata.
Altrimenti si rischia il classico razzismo al contrario.
Capirei se ci fosse il monopolio della pasta. Ma non c'è. Siamo liberi (oddio...).
Per cui liberi di decidere e di fare.
Tutto qui.
E poi a me che me ne frega, io la pasta non la mangio. Sono fortemente intollerante.
Al grano.
Maliziosi.
P.s.
Vi basta questo per farvi passare tutto.