Difficilmente mi occupo di politica o ne faccio argomento di discussione con amici o conoscenti. Questo perché spesso le persone non sono molto preparate sull'argomento (me compreso) dunque preferisco evitare discorsi da bar che finiscono forzatamente con il doversi schierare con un politico piuttosto che con un altro, stile stracittadina calcistica. Mi piace, però, informarmi, perché non tollero che mi si 'supercazzoli' a mia insaputa, questo si; quindi cerco di tenermi al passo con le novità, anche se a volte la sopportazione per la miseria politica, nella quale sguazziamo da circa un ventennio, raggiunge limiti poco tollerabili.
Nel dicembre 2010 un amico venne a trovarmi a Roma. Lo portai a fare un giro in via del Corso e verso le 14:00 decidemmo di fermarci in un piccolo bar dietro al centro commerciale presente nella seconda metà della via, quella più vicina a Piazza Venezia, per intenderci.
All'esterno del bar due auto blu munite di lampeggianti erano parcheggiare in divieto di sosta, con i poliziotti in borghese appoggiati alle vetture senza dimostrare particolare fretta di mettersi a lavoro. Immagino fosse pausa pranzo anche per loro.
'Qualche politico sarà in giro a fare acquisti natalizi' pensammo io e il mio amico, il quale continuava a guardarsi intorno pensando di vedere qualche 'big' da un momento all'altro. Niente da fare.
La fame era di quelle importanti, per cui ci accomodammo nel bar e ordinammo da mangiare. Panini, credo. In quel periodo ancora potevo permettermi di mangiare lieviti senza controindicazioni 'zeppeliniane' (quanto poco rock and roll sono diventato).
Il nostro tavolino era posizionato proprio sotto un enorme televisore al plasma e non ricordo quale fosse il programma in onda. So soltanto che, ad un certo punto, nella tavolata accanto a noi cominciò respirarsi parecchio fermento. Il proprietario del locale spense la tv predisponendo lo schermo alla navigazione in inernet connettendosi a Youtube.
'Strano' pensai. 'Forse vorrà vedere qualche video musicale particolare'. Nel frattempo la dozzina di commensali schierati dietro la schiena del mio amico cominciarono a battere le mani colti da un fremito che proprio non riuscivo a capire da dove potesse provenire.
D'un tratto lo schermo cominciò a trasmettere le immagini di Domenico Scilipoti, l'onorevole (quanto mi costa qusto aggettivo) che lasciò di punto in bianco l'Idv per creare un movimento politico tutto suo (il Movimento di Responsabilità Nazionale) a sostegno di Berlusconi (ovvero l'opposto politico) per evitare che quest'ultimo rischiasse di trovarsi gambe all'aria, diciamo così. Come sono gentile a volte.
Comunque, le immagini mostravano proprio la conferenza durante la quale venne annunciato il nuovo nato con tanto di amichevole partecipazione del Silvio nazionale.
Ora, non voglio fare il maestrino e raccontarvi tutta la storiella ma girando per la rete vi renderete conto anche voi di come,...ecco...questo avvenimento fu tutto tranne che indice di lealtà politica, amore per la patria, onestà civile e intellettuale. Parere mio, per carità. Ma le cose andarono più o meno così. Fatemi sapere.
Ognuno ha il diritto di pensarla a proprio modo e di agire secondo coscienza, ma sono convinto che l'etica e la credibilità di un uomo (soprattutto se si tratta di un rappresentante politico) debbano essere un biglietto da visitadi intonso e privo di 'ombre' e comportamenti poco chiari. Ripeto, sono una persona semplice, non mi pare di chiedere la luna.
Allora, come oggi, questo era il pensiero che mi pervadeva, tant'è che alla vista di quel siparietto imbarazzante mi uscirono dalla bocca una serie di termini che elencherò in ordine sparso: carità, pena, dignità, libertà, schiavo, soldi, voti, acquisti, culo, tv e credo anche qualche sorella e qualche fratello sparso.
Mentre il mio amico rideva del modo colorito di manifestare il mio dissenso, un silenzio di tomba esplose improvvisamente nel piccolo bar.
Si, perché il signor Scilipoti era lì, nel pieno dei festeggiamenti con amici e familiari e credo non abbia apprezzato quella dose di schietta sincerità vomitata a voce particolarmente piena.
Che vi devo dire...non sono riuscito a trattenermi.
Ovviamente l'imbarazzo fu particolarmente evidente, per cui finimo velocemente il nostro pasto e uscimmo fuori dal locale preoccupati che la scorta avesse avuto ordini relativi ad un qualche tipo di 'custodia' nei confornti di noi due riottosi.
Niente di tutto ciò.
Nessuno ci considerò, la festa andò avanti proseguendo fino ad oggi e al nostro stato attuale e, soprattutto, alla seguente dischirazione: "Il ritorno in campo di Berlusconi e' un sospiro di sollievo, per un partito che senza di lui ha mostrato di
essere allo sbando e in calo vertiginoso di consensi e, per il Paese
che senza il suo carisma e la sua autorevolezza rischia di finire nelle
mani del centro sinistra''.
Direttamente dal sito personale del Signor Domenico, non invento nulla.
Ora: il mio amico non verrà trovarmi per un po', in quel bar non ci ho più messo piede, stiamo tutti con le pezze al culo (come dicono a Roma) e la Ventura ha riabilitato la Tommasi in diretta tv...ma la prego onorevole (e sono due)...se proprio deve cambiare canale la prossima volta metta su Sky: trasmettono un sacco di cazzate, è vero, ma almeno basta cambiare canale per non doversene più preoccupare.
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